Quando si parla di esercizio fisico in gravidanza, immediatamente (e comprensibilmente) il primo timore è: farà male al bambino? Quanto deve essere intenso? Può farlo qualunque futura mamma?
Le risposte a queste domande sono soggettive e possono essere diverse per ogni donna, oltre che appannaggio esclusivo di chi pratica la professione medica, a cominciare dal ginecologo che segue la gestante sin dal principio. Solamente chi conosce la storia clinica e monitora le condizioni di salute costantemente può indicare quanto e quale esercizio fisico potrà essere svolto.
I parametri che verranno certamente considerati per non creare danni alla salute della mamma e del bambino, saranno essenzialmente questi:
- Età della gestante;
- Lo stato di salute generale;
- Il numero dei mesi mancanti per la nascita;
- Le eventuali terapie farmacologiche seguite.
A questo punto potrà essere programmata una precisa pianificazione dell’attività fisica, predisponendo un programma che consideri la tipologia, la frequenza e l’intensità di un corretto e salubre allenamento.
Come comportarsi e monitorare il proprio stato di salute
Durante la gravidanza è possibile svolgere quasi tutti i compiti che normalmente vengono eseguiti, omettendo solo quelli che richiedono uno sforzo notevole o che potrebbero mettere in pericolo la salute del nascituro. Questo è importante principalmente per prevenire complicazioni, ma non deve significare che per cautelarsi si debba svolgere una vita sedentaria e quindi poco attiva.
È evidente che il professionista che seguirà la futura madre sin dal primo periodo, sarà colui che fornirà suggerimenti adeguati, adattandoli e aggiornandoli in funzione dello sviluppo che potrà monitorare con i previsti esami periodici. In ogni caso, una vita attiva e una alimentazione sana (grazie ad esempio all’impiego del latte di soia) sono importantissime per far sì che madre e bambino siano in buona salute.
I parametri minimi che certamente verranno sempre tenuti d’occhio saranno questi:
- Pressione sanguigna
- Peso
- Parametri vitali
- Sviluppo del bambino.
Perché fare esercizio fisico in gravidanza?
Alcuni pensano che non abbia senso fare esercizio durante la gravidanza, affermando che ci sarà tutto il tempo per tornare in forma dopo il parto. Altri pensano che la futura madre debba rimanere il più possibile ferma per evitare ogni possibile pericolo. Lungi da noi criticare il pensiero altrui, ma a nostro avviso è molto importante fare esercizio e tenersi attive, semplicemente badando che sia compatibile con la gravidanza.
Le motivazioni sono molteplici: abbiamo già accennato al mantenimento di un buono stato di salute, ma questo vale anche per la conservazione di una muscolatura tonica (che servirà per gestire meglio l’aumento del peso e l’affaticamento della schiena) e per facilitare la tenuta di una postura corretta.
Che tipologia di esercizio è meglio fare?
Le tipologie di esercizio fisico che si possono fare in gravidanza sono molteplici e sono rapportate alle settimane mancanti al parto, previa valutazione di opportunità del medico curante. Vediamo le più consigliate:
- Yoga: una disciplina che concatena il benessere fisico a quello mentale;
- Camminare: un modo per mantenersi attiva che coniuga attività fisica e socialità;
- Esercizi di aerobica: se svolta in modo graduale e dolce è un’ottima alleata per la gestante;
- Pilates: una delle attività più consigliate, visto che aiuta con l’equilibrio, la postura e la flessibilità nei movimenti.
Esistono delle attività da evitare?
Rispondere a questa domanda sarebbe piuttosto semplice: evita tutto ciò che non è consigliato dal tuo medico! A parte questo, pensiamo che l’ideale sia fare tutto ciò che non causa sforzi eccessivi e che possa in qualche modo pregiudicare la salute e la motilità di mamma e bambino.
Anche viaggiare è certamente un ottimo modo di tenersi attiva, anche se questa è un tipo di attività che è preferibile rimandare a dopo il parto. Come puoi vedere in questo articolo sul viaggiare con i bimbi piccoli, alcuni portano i propri bambini di pochi mesi all’estero, in modo da abituarli già da piccoli ai viaggi intorno al mondo. Come già detto, per altre attività o avventure in famiglia più intense è meglio aspettare che il bambino abbia almeno 3 anni.
Insomma, goditi la gravidanza come uno splendido momento di intimità con il tuo bambino, vedrai che con i consigli del tuo medico e un’attività dolce e rilassata potrai certamente coniugare salute e mantenimento della forma fisica.