Più che un semplice mezzo di trasporto, il camper rappresenta una filosofia di vita, nonché un modo per affrontare le vacanze in maniera anticonvenzionale. Questo mezzo di trasporto non lascia spazio a troppi compromessi: in tal senso si può dire che si nasce camperisti nell’animo e che per alcuni risulta difficile abituarsi a questa concezione di viaggio. Anche nel caso dei camperisti più convinti, quando la vita subisce cambiamenti importanti, non sempre si riesce a mantenere lo stesso stile di vita. Ciò si verifica in particolar modo quando si forma una famiglia e, nonostante si sia abituati a spostarsi in libertà, ci si pone la domanda di come viaggiare in camper con bambini, magari anche molto piccoli. All’interno di questo approfondimento vedremo gli aspetti positivi e negativi delle vacanze in camper con i più piccoli, offrendo anche qualche spunto utile e pratico a quanti fossero interessati a questo tipo di vacanze.
I vantaggi del viaggiare in camper con bambini
Sono molti gli aspetti positivi del viaggiare in camper con i bambini, ma uno dei principali deriva dal senso di libertà che questo veicolo consente agli adulti di provare e che va a beneficio anche dei più piccoli. Non essendo legati a orari di strutture ricettive per mangiare o a spazi condivisi con altri quando si devono gestire momenti di difficoltà, il camper offre privacy e autonomia per poter plasmare la vacanza secondo le abitudini dei bambini. Viaggiare in camper con i più piccoli vuol dire infatti non dover rispettare vincoli e fare di tutto per mettere i bambini a loro agio, insegnando loro organizzazione e autosufficienza. Inoltre, il camper si presta bene anche per organizzare vacanze le cui mete sono le classiche amate dai più piccoli. Il camper è perfetto per visitare parchi divertimento, zoo safari e tante altre strutture attrezzate con tutto ciò che una famiglia di camperisti può desiderare.
Camper con bambini: trasformare potenziali problemi in opportunità
L’esperienza del camper in famiglia può portare a una connessione maggiore tra le persone, che hanno così modo di legare davvero. Tuttavia, il carattere spartano di questo mezzo di trasporto comporta qualche difficoltà. Infatti, viaggiare in camper comporta il doversi abituare a spazi ristretti già senza bambini: fare i conti con pochissimi metri quadrati implica il razionalizzare movimenti e abitudini, aspetto che non è altrettanto semplice da far comprendere a bambini piccoli che hanno bisogno di libertà e movimento. Da questo punto di vista può venire in aiuto la concezione stessa del viaggio in camper: la filosofia del camperista vuole che il viaggio sia un’esperienza. Lo stesso può valere per i più piccoli: ecco dunque che accentuare tutti i potenziali lati ludici può aiutare i bambini a vivere il un camper come una continua scoperta. Ne saranno entusiasti e affronteranno anche i momenti di stanchezza o di insofferenza in maniera costruttiva. Certo, si richiede un po’ di impegno ai genitori, ma con un po’ di fantasia creare un angolo solo per i bambini, magari nel letto matrimoniale in coda, darà loro un’area gioco protetta e un po’ di respiro agli adulti. Infine, quando si viaggia con neonati, si dovrà prestare particolare attenzione a organizzare lo spazio in maniera razionale, assicurandosi di coprire con paracolpi tutte le pareti e sfruttare ogni angolo dei gavoni in modo tale da avere abbastanza spazio per muoversi nell’abitacolo.