Si avvicinano le feste e torna la magia dei mercatini di Natale. Tra addobbi e luci scintillanti, da novembre a dicembre (in molti casi fino alla Befana) questi mercati ricchi di fascino diventano il luogo dove tornare bambini e vivere un’atmosfera natalizia quasi fiabesca.
La tradizione è tedesca, si sa, ma nel Nord Italia sono ormai ben radicati e l’Alto Adige per primo l’ha saputa raccogliere, rielaborare e far sua. È a Bolzano, infatti, che – grazie alla collaborazione con gli organizzatori del mercatino di Norimberga – è nato il primo mercatino di Natale italiano: era il 1990, storia d’oggi se si pensa che i più antichi mercatini europei risalgono al XV secolo (il primato se lo contendono la francese Strasburgo e le tedesche Desdra e Norimberga).
Dagli anni Novanta in poi altre località hanno organizzato i loro mercatini di Natale, ma quelli dell’Alto Adige/Südtirol restano probabilmente i più suggestivi. Tutti offrono artigianato e gastronomia locale (dal vin brulé al succo caldo di mele, dallo strudel allo speck), ma ognuno ha il suo fascino e qualcuno è davvero particolare.
A Bolzano, per esempio, sono imperdibili il mercatino all’interno di Palais Campofranco, quello dell’artigianato in piazza Municipio e quello della solidarietà in piazza del Grano. A Bressanone è d’obbligo una visita al Palazzo Vescovile che ospita il Museo dei Presepi. Oltre 35 stand ci aspettano a Brunico, dove, tra un acquisto e l’altro, si può assistere a un concerto gospel o alla rappresentazione di un presepe vivente.
Per una breve vacanza all’insegna del benessere Merano promette giornate di relax tra mercatino e terme. A Vipiteno, dopo aver ammirato il mercatino arricchito da abeti addobbati con frutta, dolci e oggetti in legno e il presepe di statuine realizzate a mano, si può visitare la città sulle tracce della sua storia medioevale e dell’attività mineraria. Anche in Trentino l’offerta è ricca. Per i golosi e i buongustai il mercatino di Trento riserva un’intera area alle specialità gastronomiche: qui si possono gustare mele cucinate secondo mille ricette, polenta e zuppe, strangolapreti, canederli e selvaggina, accompagnati da grappe e liquori.
A Rovereto il Natale dei Popoli si declina quest’anno attraverso l’invito a tre località simbolo: Be tlemme, la patria di tutti i Natali del mondo; Lampedusa, la “porta” del Mediterraneo sul Nord Africa e il Medio O riente; la Svezia, terra delle tradizioni più antiche legate a personaggi molto noti anche da noi, come Santa Lucia.
Punto d’incontro delle realtà ospiti è il mercatino internazionale che nel centro storico della città propone un simbolico viaggio dalla Palestina al Sud Italia, passando per il Nord Europa.
Gli artigiani di Lampedusa, ospiti con il loro sindaco, daranno vita a una grande festa del Sud dedicata alle tradizioni natalizie siciliane. A Levico protagonista è la musica, con concerti corali e strumentali, musici itineranti e gruppi folcloristici che trasformeranno il parco in un vivace palcoscenico, mettendo in scena le più originali tradizioni musicali locali.
Ad Arco, invece, sono i più piccoli a divertirsi con le passeggiate a dorso del cammello Alì. Per non dimenticare che il Natale è soprattutto la festa dei bambini e di tutti quelli che a qualsiasi età, tra luci e colori, dolciumi e regali, tornano bambini in questo magico momento del l’anno. Se poi nevica, la fiaba è assicurata.