I droni sono degli strumenti tecnologici in continua evoluzione che hanno velocemente conquistato il mercato grazie agli svariati utilizzi cui si prestano. Che lo utilizzi per scopo lavorativo, pubblicitario o semplicemente per svago personale, è comunque necessario informarsi sulle normative vigenti che, al fine di un uso non ludico e legale di questo particolare tipo di tecnologia, richiedono il conseguimento di un’apposita patente.
I droni ad uso domestico
Secondo la vigente normativa dell’ENAC, Ente Governativo per l’Aviazione Civile, conseguire la patente per droni non è sempre un obbligo. Quando si intende usare i droni a scopo puramente personale, infatti, è possibile sfruttarli senza patente a patto che si rispettino alcuni tassative direttive e si compili un’autocertificazione in merito al rispetto delle stesse. Il drone ad uso domestico deve essere stato acquistato presso la grande distribuzione e non superare i 25kg di peso. Durante il suo utilizzo deve essere mantenuto sempre in vista, senza superare la quota di 70 metri di distanza dal suolo e 200 metri di raggio dall’utilizzatore.
Il drone domestico non può inoltre sorvolare aree abitate, edifici pubblici o privati e spazi comuni occupati da persone. Queste restrizioni sono, ovviamente, dettate da necessità di ordine pubblico e sono volte ad assicurare e garantire la privacy del cittadino. E’ possibile aumentare il raggio d’azione del drone domestico conseguendo un’apposita abilitazione presso una delle scuole dell’Aero Club d’Italia, raggiungendo così il tetto massimo di 90 metri dal suolo e 300 metri di raggio. Aldilà della normativa appena illustrata, tuttavia, è comunque consigliabile seguire il corso teorico accreditato ENAC per il conseguimento del patentino: motivo di ciò è che il corso offre comunque le basi tecniche necessarie ad utilizzare il drone in sicurezza, mettendo quindi l’utilizzatore nelle condizioni di ovviare ad eventuali inconvenienti.
I droni APR
Il drone ad uso non ricreativo è comunemente denominato Aeromobile a Pilotaggio Remoto o APR e necessita di patente rilasciata da una scuola accreditata ENAC. Oltre alla patente è consigliabile stipulare anche un’assicurazione per proteggersi da danni imprevisti che può causare il velivolo, come ad esempio può accadere in presenza di una forte raffica di vento che lo faccia evadere dal controllo tecnico dell’utilizzatore. Il percorso per ottenere la patente per drone ad uso non ricreativo prevede un corso teorico presso enti autorizzati che comprende materie di studio come nozioni di base di aeronautica, meteorologia, meccaniche di volo, elettronica, radiocomunicazione e le normative dettate dall’ENAC per gli APR.
Bisogna successivamente effettuare una visita medica aeronautica di classe 2 per attestare la buona salute del pilota e seguire un corso tecnico di pilotaggio presso i costruttori di APR al fine essere perfettamente in grado di gestire in autonomia il volo del drone ed eventuali imprevisti che possono verificarsi durante l’utilizzo dello stesso. Se anche si ottiene la patente per APR, ci sono comunque delle operazioni per cui si deve richiedere una speciale autorizzazione da parte dell’ENAC: sono le cosiddette operazioni critiche, che comprendono per lo più situazioni in cui si abbia la necessità di far volare il drone in zone affollate, come ad esempio le piazze cittadine.
Come ottenere la patente per drone
Com’è ormai notizia diffusa e ufficiale, a decorrere dal 5 marzo 2020 per ottenere la patente per drone APR è necessario seguire il corso online dell’ENAC. Si deve dunque fare attenzione a non iscriversi a corsi non accreditati che altro non fanno se non istruire su un corretto uso del drone, ma nei fatti non sono utili ad ottenere la patente. Per registrarsi sulla piattaforma del corso ENAC bisogna avere un codice di identità digitale SPID, ottenibile presso qualsiasi ufficio postale. Il corso ha un costo di 31,00 € e consente di effettuare 4 diverse prove di esame senza alcun limite di tempo. Qualora si dovessero superare i tentativi previsti, si dovrà nuovamente pagare per accedere ad altre 4 sessioni d’esame.
Per il test finale è prevista la modalità online e i quesiti sono strutturati a risposta multipla. E’ previsto un numero di 40 domande cui si deve rispondere nell’arco di 60 minuti: ogni risposta corretta vale un punto, in caso di risposta errata viene sottratto un punto, mentre le risposte non date non danno alcuna penalità. Il punteggio minimo necessario per il buon esito della prova è 60. Al seguente link puoi trovare il libro di preparazione all’esame ufficiale ENAC per conseguire la patente per droni: https://www.dronext.eu/patentino-online-droni-guida-eserci